Daniela Lucangeli: una comunità educante che aiuta ponendosi al servizio
Un compleanno speciale ha accolto la prof.ssa Daniela Lucangeli al Teatro Garau di Oristano per l’evento d’esordio del progetto «DISPERDIAMOCI – Per non lasciare nessuno indietro», promosso dalla Provincia di Oristano e sostenuto dall’UPI (Unione Province Italiane). Ad attenderla un pubblico variegato per età e prospettive: docenti, genitori, dirigenti scolastici e professionisti della pedagogia, della psicologia, dell’infanzia e dell’età evolutiva.
Il valore del Magister e della «Scienza Servizievole»
Lavorare su stimoli positivi, motivanti, valorizzanti e non giudicanti è la chiave di volta indispensabile per chiunque ricopra il ruolo di Magister. Avremo fiducia solo se saremo in grado di donarla. Dimenticare il potere iniziatico del Magister, diventando giudici che moltiplicano i sensi di colpa, significa allontanare i nostri giovani.
«A quel punto — avverte la prof.ssa Lucangeli — la dispersione scolastica sarà il minore dei problemi che la società adulta dovrà affrontare».
«Lavoriamo in tanti per diventare Magister per davvero» — ha aggiunto Lucangeli, ordinaria di Psicologia dello sviluppo all’Università di Padova e presidente dell’associazione Heart4Children. «Per questo divulghiamo quella che chiamiamo Scienza Servizievole: perché nessuno basta a nessuno. Solo un cambiamento collettivo dello sguardo può tradursi in un cambiamento normativo».
Giovani protagonisti del cambiamento
Il progetto DISPERDIAMOCI punta sul forte protagonismo giovanile: peer educator, informatori e leader molecolari porteranno contenuti e strumenti educativi in scuole, comuni, biblioteche e social media attraverso una comunicazione inclusiva e orizzontale.
«Le istituzioni devono sintonizzarsi sul più grande patrimonio della nostra società: i giovani e la loro forza nel cambiare una realtà che non include, che discrimina, che non permette a tanti di emergere» — ha dichiarato l’Amministratore straordinario della Provincia, Battista Ghisu. «Collaboriamo con famiglie, scuola, forze dell’ordine ed esperti per intercettare per tempo segnali di disagio e fragilità, così da non lasciare nessuno indietro».
Un sistema educativo più accessibile e partecipato
Fra gli obiettivi centrali: rendere visibili e accessibili i servizi territoriali (formazione, orientamento, lavoro, supporto psicopedagogico) mediante spazi informativi fisici e digitali, chiari e facilmente consultabili da giovani e famiglie.
Particolare attenzione è rivolta a insegnanti, educatori e genitori: attraverso percorsi formativi dedicati, il progetto offre strumenti per riconoscere precocemente i segnali di disagio e creare ambienti inclusivi, motivanti e rispettosi delle diversità.
Educazione e cultura inclusive
L’iniziativa promuove un sistema educativo equo e partecipato, sensibile al linguaggio, ai contenuti e alle relazioni. Focus su parità di genere, valorizzazione delle differenze e contrasto a discriminazioni, bullismo e marginalizzazione, tramite interventi di sensibilizzazione e formazione destinati a tutta la comunità educante.
«Ogni ragazzo ha dentro di sé un talento che aspetta solo di essere scoperto. Il nostro compito non è dire cosa fare, ma creare le condizioni perché possa emergere» — sottolinea la prof.ssa Lucangeli.
Verso un futuro educativo più inclusivo
Grazie a una rete di partner strategici — tra cui Consorzio UNO Oristano, IIS Mariano IV d’Arborea, Associazione Oristano e Oltre, Heart4Children, Associazione GIULIA Giornaliste, CPIA4 Oristano e le Consulte giovanili provinciali — il progetto vuole creare un sistema di supporto stabile che accompagni i giovani nel proprio percorso di crescita, sostenendone talento e unicità.
«Solo attraverso un cambiamento collettivo, fondato su fiducia, inclusione e valorizzazione delle diversità, costruiremo un futuro educativo in grado di non lasciare nessuno indietro» — conclude la prof.ssa Lucangeli.